Il viaggio di un’etichetta
Il viaggio di un’etichetta

Il viaggio di un’etichetta

L’etichettatura dei prodotti deve seguire attentamente le norme della legislazione alimentare. Per i mercati extra UE possono esserci disposizioni diverse.

Hai mai fatto un viaggio all’estero? Quando parti, oltre a un cambio di vestiario e lo spazzolino da denti hai bisogno di una cosa essenziale: la carta d’identità, o ancora meglio, il passaporto.

Questo ti permette di muoverti da un Paese all’altro, perché sono elencati i tuoi dati essenziali, quelli che certificano chi sei, quanti anni hai, da dove vieni, quanto sei alto, eccetera.

L’etichetta alimentare ha la stessa funzione: è lo strumento più immediato per comunicare le caratteristiche di un prodotto ai consumatori.

Lo sapevi che…

L’etichettatura alimentare è disciplinata dal Regolamento europeo 1169/2011, applicato dal 13 dicembre 2014 ma entrato in vigore in tutte le sue parti il 13 dicembre 2016.

A seguito dell’introduzione del Reg. (UE) 1169/2011 e successivi aggiornamenti, la corretta redazione delle etichette alimentari e il rispetto delle normative sono requisiti fondamentali per consentire alle aziende di proporsi sul mercato senza incorrere in sanzioni.

Il regolamento stabilisce che le informazioni dovranno essere riportate o sulla singola confezione o sull’imballaggio, in caso si tratti di vendita ad attività di ristorazione.

Specifica inoltre l’utilizzo di due termini che torneranno utili per la comprensione delle etichettature alimentari e servono a capire in che modo le etichette dovranno essere compilate:

  • campo visivo: indica il complesso delle informazioni che si possono leggere da un unico angolo visuale;
  • campo visivo principale: si riferisce alla parte “frontale” dell’etichetta, quella visibile al primo sguardo, esposta sugli scaffali dei supermercati, dove viene riportata la natura del prodotto e il suo marchio di produzione.

Le etichette dovranno inoltre rispettare queste caratteristiche:

  • la chiarezza: non devono essere presenti codici, terminologie o simboli che possano generare confusione nel consumatore durante la lettura;
  • l’indelebilità: le informazioni riportate non devono cancellarsi con il tempo;
  • la leggibilità: il carattere scelto per il testo e la sua grandezza deve superare uno standard minimo, ossia la parte mediana (altezza della x) deve essere superiore o uguale a 1,2 mm.

Per la redazione di un’etichetta alimentare, alcune informazioni sono obbligatorie, come la denominazione dell’alimento, l’elenco degli ingredienti (compresi additivi e coadiuvanti), gli allergeni, le quantità degli alimenti, il Termine Minimo di Conservazione o la data di scadenza, le modalità di conservazione o d’impiego e il Paese d’origine.

Queste disposizioni rappresentano solo una parte di tutto ciò che è necessario redigere per un’etichetta conforme al mercato dell’Unione Europea. Per i mercati extra UE, infatti, possono esserci disposizioni diverse e le etichette conformi al mercato interno non è detto che lo siano per il mercato di destinazione.

Dopo tanti scandali che hanno coinvolto il settore, l’intolleranza verso alcuni ingredienti e la sensibilità nei confronti di alcuni temi etico-ambientali, l’attenzione dei consumatori è cresciuta e l’etichettatura è diventata un fattore essenziale per garantire la sicurezza e la tracciabilità del prodotto.

Con 4Pack

L’artwork viene digitalizzato, con la conseguente suddivisione del contenuto in schede prodotto.
La scheda prodotto è formata da singoli campi e ognuno di questi ha la rispettiva traduzione in lingua. Se per esigenze normative risulta necessario modificare una singola voce, l’intervento è rapido e agisce istantaneamente su tutti gli artwork che si vogliono aggiornare.

Uno strumento come 4Pack ti aiuta ad avere i documenti in regola per affrontare le normative di qualsiasi Paese!

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