Etichette alimentari: indicazione luogo di provenienza geografica
Etichette alimentari: indicazione luogo di provenienza geografica

Etichette alimentari: indicazione luogo di provenienza geografica

La commissione Lavori pubblici e Affari costituzionali del Senato ha approvato l’emendamento «made in Italy» al Dl Semplificazioni.

È passato l’emendamento che permette di estendere a tutti i prodotti alimentari l’indicazione obbligatoria in etichetta del luogo di provenienza geografica degli alimenti.

Attualmente, in Italia l’obbligo di indicazione d’origine esiste solo per pelati e concentrati di pomodoro, latte e derivati, riso, grano della pasta e pollo. A livello Ue riguarda invece la carne bovina, il miele e le uova e l’etichettatura è disciplinata dal regolamento europeo 1169/2011.

Ecco gli alimenti che hanno l’obbligo di indicazione e quelli a cui sarà esteso.

Cibi con l’indicazione origine

  • Carne di pollo e di suino
  • Carne bovina
  • Frutta e verdura fresche
  • Uova
  • Miele
  • Olio Extravergine di oliva
  • Pesce
  • Derivati del pomodoro e sughi pronti
  • Latte/Formaggi
  • Pasta
  • Riso
  • Tartufi e Funghi spontanei

Cibi a cui sarà esteso l’obbligo di indicazione d’origine

  • Salumi
  • Carne di coniglio
  • Carne trasformata (Hamburger)
  • Marmellate, succhi di frutta
  • Fagioli, piselli in scatola, ecc..
  • Pane (compreso il precotto)
  • Frutta secca

Quando entrano in vigore le nuove regole?

Le nuove regole dovrebbero entrare in vigore ad aprile 2020. I produttori dovranno dare informazioni sull’origine dei prodotti quando il luogo di provenienza dell’alimento è indicato in etichetta e non è lo stesso di quello del suo ingrediente primario.

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