Richiami Alimentari | La causa principale è l'errata etichettatura.
Richiami Alimentari – la causa principale è l’errata etichettatura. Come risolvere?

Richiami Alimentari – la causa principale è l’errata etichettatura. Come risolvere?

Il Fatto Alimentare è un quotidiano online indipendente che dal 2010 pubblica articoli su tematiche alimentari riguardanti la sicurezza, le etichette, la nutrizione, le analisi dei prodotti e approfondimenti su prezzi, consumi, legislazione. Dal 1° gennaio 2019, ha segnalato 111 richiami, per un totale di 166 prodotti, e 7 revoche. Prendendole in esame si può notare che 25 di queste riguardano errori di etichettatura.

  • Aldi richiama alcuni lotti di Asiago d’allevo Dop “Regione che Vai”: l’indicazione dell’allergene uovo non è leggibile.
  • Tortina alla ricotta Stabinger richiamata per errore di etichettatura: indicata per sbaglio la dicitura “senza glutine” e il TMC errato.
  • Richiamato maiale al barbecue Cha Siu a marchio Lucky Duck per sesamo non dichiarato in etichetta.
  • Soia non dichiarata in etichetta: richiamata la farina di grano tenero tipo 00 Cuore Mediterraneo e Selex.
  • Ikea richiama dolce di marshmallow Sötsak Skumtopp per allergeni non dichiarati: la presenza di latte non è evidenziata chiaramente.
  • Salsa tzatziki Zorbas richiamata per allergeni non dichiarati: usata per errore l’etichetta di un altro prodotto. Coinvolti diversi supermercati.
  • Nuvole di drago ai gamberi dalla Cina richiamate per allergeni non dichiarati. Manca anche l’etichettatura in italiano.
  • Nuovo richiamo per le nuvole di drago ai gamberi: interessati tutti i lotti e le scadenze. Allergeni non dichiarati ed etichetta italiana assente.
  • Etichettatura errata: Carrefour, Auchan e Simply richiamano la farofa pronta di manioca Yoki. Avviso rivolto a celiaci e intolleranti al glutine.
  • Bauer richiama brodo granulare e dado ai funghi porcini per un allergene non dichiarato: trovate tracce di beta-lattoglobuline.
  • Bombardino Psenner richiamato per presenza di latte non dichiarato in etichetta: rischio per gli allergici.
  • Lidl richiama gelatino alla stracciatella di nocciole Italiamo per allergeni non dichiarati in etichetta: trovate tracce di mandorle.
  • Richiamato snack alle arachidi Nic Nac’s Original Lorenz: mancano ingredienti e allergeni in italiano. Coinvolte sei catene di supermercati.
  • Richiamate dragées all’arancia candita dei marchi T’A Milano e Despar Teatro Italia per presenza di anidride solforosa non dichiarata.
  • Solfiti non dichiarati: polpi congelati Genepesca richiamati dai supermercati Auchan.
  • Richiamate altre dragées all’arancia candita per anidride solforosa non dichiarate e pistacchi tostati e salati per aflatossine.
  • Conad richiama confettura extra di amarene: presenza di solfiti non dichiarati in etichetta.
  • Allergeni: richiamati plumcake senza glutine Bene Sì Coop e miglio decorticato soffiato Vivibio.
  • Coop richiama riso alla cantonese Gusto Qui per Listeria. Ritirate anche alici panate congelate per soia non dichiarata.
  • Data di scadenza sbagliata in etichetta: richiamato stoccafisso reidratato Tagliapietra. Aggiornamento del 9/8: segnalati altri tre lotti.
  • Crostate Le Dolci Passioni richiamate per latte non dichiarato in etichetta. Via dagli scaffali le torte ai frutti di bosco, all’albicocca e alla ciliegia.
  • Conad richiama farina di farro bio Verso Natura per soia non dichiarata.
  • Cremoso alla soia bianco Despar Veggie richiamato per allergeni non dichiarati.
  • Richiamata la battuta di fassone Formento: data di scadenza sbagliata in etichetta. Due i lotti coinvolti.
  • Latte non dichiarato in etichetta: Pedon richiama il preparato per crème caramel EasyGlut.

L’etichettatura di un prodotto ha un ruolo importante perché ne descrive le caratteristiche e consente a chi lo acquista di scegliere quello che maggiormente risponde alle proprie esigenze. La mancata indicazione di allergeni in etichetta può sembrare meno grave di un prodotto ritirato per rischio microbiologico ma dobbiamo tenere presente che il consumo può rivelarsi un problema serio per le persone allergiche.

“Circa il 40% dei rifiuti di prodotti nell’UE e in America è causato da etichette inadeguate, con circa il 30% di ritiri dovuti ad allergeni non dichiarati. È possibile evitare questi problemi in due modi: Prima di tutto, essendo consapevoli che determinati allergeni sono utilizzati nella trasformazione degli ingredienti del prodotto; e inoltre, elencandoli correttamente nell’etichetta.”
(Fonte: sgsgroup)

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